Riproduzione

 

La riproduzione delle Calopsite avviene molto facilmente in cattività (ovviamente solo se viene messo a loro disposizione un apposito nido), motivo per cui questi pappagalli sono considerati perfetti per i poco esperti.

La maturità sessuale è raggiunta intorno ai 10-12 mesi. Generalmente (ma non sempre!) basta mettere insieme un maschio ed una femmina per dare luogo all’accoppiamento. Ho specificato non sempre perché ogni animale ha un carattere ed una personalità propri e non è detto che i due soggetti vadano d’accordo. Per esperienza personale posso dire che questo è raro ma non impossibile.

Una volta acquistata la coppia è preferibile alloggiarla in una gabbia il più grande possibile (o ancora meglio in una voliera) sia per il benessere degli esemplari stessi, che per quello dei futuri pulli che dovranno accingersi al volo per la prima volta ed ovviamente fare ciò all’interno di una piccola gabbia comporterebbe uno sviluppo scorretto delle ali e dei muscoli.

Le Calopsite, in natura, fanno il nido negli incavi degli alberi di Eucalipto. In cattività basta comprare (o costruire) un nido in legno (se avete intenzione di costruirlo fate attenzione perché alcuni legni sono tossici per i pappagalli! Non usate mai i legni dell’albicocco, del pruno, del ciliegio e del pesco) con tetto apribile, per consentire la pulizia del nido e per osservare la crescita dei piccoli. Le dimensioni sono variabili; infatti, per esperienza personale, ho notato che certi esemplari preferiscono i nidi sviluppati in orizzontale ed altri invece quelli verticali. Se dovessi consigliare delle dimensioni sicuramente adatte direi: 25 cm X 25 cm la base mentre, per quanto riguarda l’altezza, 40 cm vanno più che bene. Importante è il foro di entrata che deve essere posto frontalmente, essere leggermente più alto rispetto alla metà del lato ed avere un diametro pari a 7 cm.

Dentro il nido può essere inserita della segatura, del tutolo di mais o, meglio ancora, delle foglie di Eucalipto per ricreare il loro ambiente naturale.

Una volta fornito il nido pensa a tutto la coppia cooperando per portare avanti la nidiata.

Dopo essersi accoppiate, infatti, le Calopsite, nel giro di alcuni giorni depongono tutte le uova (a giorni alterni). La particolarità di questa specie è l'alternarsi del maschio e della femmina nella cova durante la giornata. Di notte, invece, nella maggior parte dei casi, cova esclusivamente la femmina. I pulli vengono alla luce dopo 22-24 giorni ricoperti tutti indistintamente da un piumino giallo (esclusi gli esemplari facenti parte delle varie combinazioni della mutazione faccia bianca che, mancando di lipocromi responsabili dei colori giallo ed arancione, risultano ricoperti da un piumino bianco) che, con il passare dei giorni, lascia il posto alle piume ed alle penne. E’ importante non togliere le eventuali uova non schiuse perché favoriscono il movimento dei piccoli.

I nuovi nati trascorrono dentro al nido circa 20-30 giorni durante i quali vengono imbeccati dai genitori che si alternano anche in questo delicato compito. Consiglio, durante questo periodo, di fornire a questi ultimi da mangiare del pastoncino all’uovo che si trova in commercio molto facilmente. Questo è un ottimo integratore di proteine per i genitori.

Usciti dal nido i piccoli dipendono dai genitori ancora per un mese (o anche più) anche se, dopo venti giorni circa, iniziano a mangiare qualcosa da soli. In questo periodo, per i piccoli, suggerisco di fornire delle spighe di panico che si trovano in ogni negozio di animali e, spesso, anche nei supermercati.

Concludo consigliando di stare attenti a non far riprodurre i propri pappagalli più di due volte all’anno, infatti nella maggior parte dei casi questo risulta molto nocivo per loro. Purtroppo in cattività non sono in grado di controllarsi da soli (in natura si riproducono esclusivamente quando il cibo è abbondante e questo avviene in determinati periodi dell’anno) quindi per controllare le nascite bisogna togliere loro il nido. Questa operazione può essere fatta senza problemi per loro; il nido, infatti, serve alle Calopsite solo per la cova, non le vedrete mai entrarvi dentro per dormire o per ripararsi dal freddo.

 

 

N.B. Tutte le informazioni sopra riportate si basano sulla nostra esperienza personale di allevatori.